Non mi scandalizzano le vicende di un potente, ricchissimo che si lascia andare ad ogni sorta di esperienza, nella quale si illude di soddisfare ogni sua richiesta, forte del suo potere, per poi sentirsi più solo e povero di prima.
Che emozione potrà dargli una ragazza che paga, che traveste. Quale deve essere lo stato di confusione mentale che ne deve ricavare poi.
A me questi uomini, tra l’altro anziani, destano pietà, e molto più dispiace pensare alle loro, famiglie sistematicamente offese nella propria dignità.
Mi sconvolge invece, lo spaccato della società che fa contorno al potente.
Ragazze disponibili, non solo prostitute, ma anche studentesse, sedicenti attrici, che non hanno scrupolo a prostituirsi una sera occasionalmente, pur di raggiungere il loro obiettivo. Soldi e qualche promessa.
Ma peggio i fratelli che seguono da tifosi la sorella che fa carriera, quando finalmente viene invitata a letto, o il padre, che spiega ad una figlia, un attimo in difficoltà, che gli uomini sono un po’ tutti così: di fronte alla vista di una creatura nuda, non possono non toccarla.
Queste ragazze non hanno anticorpi, quei padri non hanno più niente da insegnare, hanno perso la dignità.
Sembra che nessuno consideri più che il COME si raggiunge un obiettivo, è molto più importante che raggiungerlo
In questo sconvolgimento della società italiana nessuno ha più vergogna. Nessuno arrossisce.
Solo pochi anni fa quei padri, quei fratelli mortificati avrebbero schiaffeggiato le figlie, e sarebbero andati ad Arcore a bestemmiare contro il potente, a minacciarlo, senza giudici ed avvocati, ma con la Forza, della propria dignità.

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